I ricercatori sono riusciti a mostrare una connettività esclusiva tra l’ippocampo – la zona del cervello coinvolta nel mantenimento della memoria a lungo termine – e le aree olfattive degli esseri umani.
Mettendo a confronto tutte le connessioni delle nostre aree sensoriali primarie – quindi olfattiva, visiva, gustativa, uditiva e tattile – con la zona dell’ippocampo, i ricercatori hanno scoperto che l’olfatto ha una via preferenziale e che è stata mantenuta intatta nel corso di tutta l’evoluzione umana.
Nel corso del processo evolutivo, gli altri sensi dell’uomo sono stati attratti, per così dire, dall’espansione della neocorteccia e hanno allungato la strada verso l’ippocampo prendendo strade secondarie. L’olfatto invece è l’unico senso a non avere deviato la rotta e ad aver mantenuto intatta la connessione primordiale e diretta con l’ippocampo.
Con questo studio dell’università di Teharan si è dimostrato che il software di riabilitazione cognitiva RehaCom produce miglioramenti dell’ADL (attività della vita quotidiana) dell’attenzione e del controllo in pazienti affetti da ictus